L'
ansia è un'
emozione fondamentale ed
è utilissima per l'uomo, ha infatti un valore adattativo in quanto ci comunica la presenza di una minaccia o comunque di una situazione o evento che viene soggettivamente percepito come pericoloso. L'ansia, quindi, non è di per sé un fenomeno patologico, proprio perché è una emozione di base ed innata e si manifesta con fenomeni di attivazione a livello neurovegetativo (cioè del
Sistema Nervoso Autonomo SNA, conosciuto anche come
Sistema Nervoso Vegetativo o Viscerale), al quale vengono deputate quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario, e per questo viene anche definito "
Sistema Autonomo Involontario", come l'aumento del battito cardiaco, sudorazione, tremori, caos mentale etc.., cambiamenti che hanno lo scopo di "preparare all'azione", cioè di predisporre il soggetto "ansioso" ad una condizione di massima allerta per un'eventuale risposta "difensiva" alla minaccia percepita.
L'ansia è quindi una
risorsa utile ogni qualvolta si ha bisogno di utilizzare al massimo le proprie risorse, pensiamo a quando un soggetto si trova a dover sostenere un esame a scuola, o della patente o qualsiasi altra prova che richieda il massimo della prestazione che ciascuno può dare: in questi casi l'ansia è fisiologica ed ha lo scopo di
migliorare le prestazioni.
Questa emozione
diventa, invece
, patologica quando
non è innescata da stimoli realmente pericolosi o minacciosi tali da giustificare tale "preoccupazione", o quando
l'attivazione fisiologica è esagerata o eccessiva rispetto allo stimolo scatenante, rendendo incapace l'individuo di mettere in atto modalità difensive ed adattative adeguate, tali da vanificare il senso stesso di utilità dell'ansia.
Facendo riferimento alla classificazione del
Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders DSM IV-TR (American Psychiatric Association, 2000) i Disturbi d'Ansia sono così nosograficamente classificati: