A cosa serve la TCC
La TCC parte dal presupposto che le interazioni dei soggetti con il mondo e con le altre persone portino gli individui a maturare alcuni convincimenti (le loro credenze, convinzioni, assunzioni) attraverso l'apprendimento di stili e modi di vita, di pensiero e di modalità relazionali, cultura etc., i quali possono anche variare nella loro esattezza e funzionalità.
Attraverso la
Psicoterapia Cognitivo Comportamentale eventuali credenze disfunzionali apprese possono essere "disimparate", modificate se non sostituite, per dare spazio a
nuove credenze più realistiche e funzionali.
In sintesi, la TCC agirà sui pensieri automatici (che sono il livello cognitivo più superficiale:
i pensieri e le immagini distorte che attraversano in maniera rapida e incontrollata la mente di una persona di fronte a certe situazioni specifiche e ne condizionano la risposta sia comportamentale che emotiva), le credenze intermedie (opinioni, regole e assunzioni disfunzionali) e le credenze di base (che costituiscono il livello di credenza più profondo: sono globali, rigide e ipergeneralizzate).
L'obiettivo ultimo, quindi, è quello di
far emergere questi contenuti in modo da rendere la persona consapevole e capace di
affrontarli in sede protetta, il setting appunto, e trovare strategie di affrontamento più adattive e funzionali per quanto riguarda sia l'aspetto comportamentale che cognitivo ed emotivo.